Paolo Maggiani Fotografie

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La Fotografia di PAOLO MAGGIANI espressa nella CULTURA LOCALE APUANA e LUNIGIANA | Paolo Maggiani FineArt e Foto su: www.PaoloMaggiani.it - Documentari su: www.Archivio-foto.it

mercoledì 23 marzo 2011

Giovanni Marrozzini - tributo



"Echi", il nuovo progetto di Giovanni Marrozzini che nel marzo del 2007 lo riporta in Argentina, questa volta alla ricerca di quanti nel corso del tempo avevano lasciato Fermo, nelle Marche, per costruirsi una nuova vita al di là dell’Atlantico. Un viaggio, il suo, di trentamila chilometri in tre mesi e mezzo, in aereo, in autobus, in auto. Un viaggio ritmato dagli incontri, dalle storie personali, con l’intento di mettere in relazione il vissuto dei suoi interlocutori con il fenomeno migratorio ... (dall'introduzione di Giovanna Calvenzi)

Edizione anno: 2008



FERMO – Mostra “Echi. Emigranti marchigiani in Argentina” del fotografo freelance Giovanni Marrozzini

Dal 6 dicembre 2008 all’11 gennaio 2009 nell’ambito delle celebrazioni della Giornata delle Marche sarà allestita la mostra fotografica intitolata “Echi. Emigranti marchigiani in Argentina” del fotografo freelance fermano Giovanni Marrozzini



Il sindaco di Fermo, Saturnino Di Rusciol’ha definita testimonianza importante e occasione di approfondimento delle tradizioni e dei valori marchigiani. È la mostra fotografica intitolata “Echi. Emigranti marchigiani in Argentina” che il Palazzo dei Priori, in Piazza del Popolo, ospiterà dal 6 dicembre 2008 all’11 gennaio 2009 nell’ambito delle celebrazioni della Giornata delle Marche. Autore: Giovanni Marrozzini, fotografo freelance fermano classe ’71. Giovane ma con esperienze importanti in Africa, nello Zambia, Kenya, Tanzania e Etiopia, al fianco di alcune ONG. È stato vincitore nel 2006 dell’Epson Portfolio Italia col fotoreportage “Hotel Argentina” e l’anno successivo si è aggiudicato il concorso per fotografi professionisti di Orvieto.  

Per realizzare “Echi”, ha percorso 30.000 chilometri in quattro mesi incontrando migranti marchigiani di cui ha voluto conoscere le storie di vita quotidiana. Ne ha carpito le chiavi di lettura e li ha fotografati, congelando una parte di realtà emblematica dei legami indissolubili che mantengono col territorio di origine: le Marche e il Fermano. Foto che costituiscono la memoria storica della comunità marchigiana d’Argentina. Marrozzini si è stupito di come dalle loro storie sia venuto fuori qualcosa di incredibile che ha reso dei personaggi comuni, personaggi epici. Molti piangevano mentre confessavano l’orgoglio di essere italiani e la curiosità di sapere come è oggi Fermo.





Encomiabile il ruolo di Juan Carlos Paglialunga, presidente del Comites di Bahia Blanca e dell'Intercomites Argentina, che lo ha messo in contatto con numerose persone. In una terra geograficamente lontana ma emotivamente prossima, i marchigiani mantengono ancora tradizioni che noi, al contrario, stiamo perdendo. Sono i nostri emigranti a insegnarci dall'altra sponda dell'Atlantico il valore delle tradizioni e dell'attaccamento alle origini. A partire da sabato la mostra sarà aperta dalle 10 alle 13 e dalle 15:30 alle 18.

 

A margine, l’otto dicembre alle 16:30 presso il Buc Machinery di Via dell’Università, sarà presentato il libro “Terra Promessa. Il sogno argentino”, scritto da Paola Cecchini, giornalista dell’ufficio stampa della Regione Marche. Oltre al fotografo Marrozzini, saranno presenti il governatore regionale Gian Mario Spacca e il sindaco Saturnino Di Ruscio. La città di Fermo è infatti gemellata con Bahìa Blanca, a sud di Buenos Aires.

 

Qui esiste da anni una scuola dell`obbligo intitolata proprio a Fermo. È la Escuela de Enseñanza Media Nº 10 “Ciudad Hermana de Fermo“ del Barrio Patagonia. In città risiede anche una nutrita pattuglia di emigranti marchigiani. Per rafforzare questo legame il dieci dicembre arriverà in città una delegazione che dovrebbe comprendere anche il primo cittadino di Bahìa Blanca, Cristian Breitenstein. Saranno i personaggi della Cavalcata dell`Assunta e delle rievocazioni storiche di altri comuni del Fermano, assieme alle autorità cittadine, ad accogliere, alle 16:30, la delegazione.



 



L’umanità dei reportage di Giovanni Marrozzini



Un bianco & nero intenso, vivido e viscerale, che non risparmia niente e nessuno, che sa raccontare l’umanità dando forza alle emozioni, caratterizza lo sguardo che Giovanni Marrozzini rivolge al mondo intero, dai paesi più deboli e indifesi dell’Africa e dell’Argentina all’Italia degli ex pazienti manicomiali, 28 anni dopo la legge 180.



I suoi reportage documentano le attività umanitarie intraprese da organizzazioni nazionali e internazionali, puntano l’obiettivo sulla quotidianità delle fasce deboli della società Argentina, sugli effetti ...



... l'intervista continua su:

http://www.clickblog.it/post/3575/l%E2%80%99umanita-nei-reportage-di-giovanni-marrozzini



“Hotel Argentina”, Giovanni Marrozzini

Reportage e racconto fotografico si distinguono per la natura delle cose rappresentate e l’articolazione descrittiva dei contenuti narrati. Alla base del reportage ci sono i concetti di documentazione e attualità, ai quali non necessariamente è legato il racconto, nel quale, invece, hanno una funzione importante, la costruzione, la soggettività, l’invenzione e la fantasia. Il reportage è racconto, non sempre, invece, il racconto è reportage. In “Hotel Argentina”, Giovanni Marrozzini, coniuga il concetto di reportage con quello di racconto. E lo fa bene, soprattutto dal punto di vista progettuale, con linguaggio calibrato, lineare e una cifra stilistico-narrativa personale. In questo lavoro c’è documentazione e attualità, interpretazione e organizzazione, sequenza e creatività. Un reportage di racconti collegati e coerenti, tra loro e singolarmente; ...


... continua su:

http://www.fotologie.it/marrozzini.html 



Hotel Argentina”. Diario di un viaggiatore sensibile e curioso, preciso e discreto… “Mi sono fermato nei posti che più mi affascinavano – precisa l’autore– e lì cercavo una storia da raccontare, un’emozione da trasmettere, una camera d’hotel”. Venticinque storie -, segmenti di vita, microcosmi sociali, frammenti visivi d’una realtà complessa – raccolte lungo le strade d’Argentina. Una proposta culturale stimolante, per forma, contenuti e struttura, di cui pubblichiamo dodici racconti. E’ estremamente interessante l’utilizzo del trittico che permette di “storicizzare” l’attualità e sezionare, tratteggiandola per temi, una parte, quella povera, della società argentina. Non solo. L’indagine anticipa una delle possibili evoluzioni del concetto di portfolio fotografico, ...

...continua su:

http://www.liberolibro.it/giovanni-marrozzini-raccontare-l%E2%80%99umanita-dando-potenza-alle-emozioni/

 


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