Paolo Maggiani Fotografie

Paolo Maggiani Fotografie
La Fotografia di PAOLO MAGGIANI espressa nella CULTURA LOCALE APUANA e LUNIGIANA | Paolo Maggiani FineArt e Foto su: www.PaoloMaggiani.it - Documentari su: www.Archivio-foto.it

mercoledì 14 gennaio 2015

"Marmo in guerra" di Paolo Maggiani, con testi poetici di Roberto Maggiani, è esposta presso Archivi della Resistenza a Fosdinovo

Attualmente la mostra fotografica "Marmo in guerra" di Paolo Maggiani, con testi poetici di Roberto Maggiani, è esposta presso Archivi della Resistenza a Fosdinovo. Gli amici del Circolo culturale enogastronomico Archivi della Resistenza cucinano anche molto bene, è possibile prenotare per passare una bella domenica in mezzo al verde e, soprattutto, con le gambe sotto una buona tavola, tra amici. #marmoinguerra

Foto: Attualmente la mostra fotografica "Marmo in guerra" di Paolo Maggiani, con testi poetici di Roberto Maggiani, è esposta presso  Archivi della Resistenza a Fosdinovo. Gli amici  del Circolo culturale enogastronomico Archivi della Resistenza cucinano anche molto bene, è possibile prenotare per passare una bella domenica in mezzo al verde e, soprattutto, con le gambe sotto una buona tavola, tra amici. #marmoinguerra

Marmo in guerra, Fotografia e Poesia, Paolo e Roberto Maggiani, Edizioni La Grafica Pisana - una Recensione di Marco Furia

Marmo in guerra

Fotografia

Paolo e Roberto Maggiani
Edizioni La Grafica Pisana

Recensione di Marco Furia

Una poesia fotografica

La lettura di “Marmo in guerra”, raccolta di versi di Roberto Maggiani e di fotografie del fratello Paolo, induce a pensare a una poesia che è anche immagine (e viceversa).
Le potenti figure proposte narrano la storia di morte e devastazione (ma anche di retorica) tipica di ogni guerra: nello specifico, ci si sofferma sulle feriteche le armi del secondo conflitto mondiale hanno inferto a monumenti dedicati al primo.
L’occhio di Paolo, attento a cogliere una sorta di persistenza attuale del passato, si sofferma su certi particolari, mostrando una guerra in un’altra guerra, una follia in un’altra follia.
L’atmosfera cupa non è priva di una livida luce che delimita zone più chiare, mettendo in evidenza come lo sguardo, pur inorridito, debba sforzarsi di recuperare lo spazio non oscuro del pensiero, il senso del poter proseguire.
Così, i pesanti scarponi del milite inginocchiato ritratto a pagina 41, nonostante trasudino orrore, sarebbero ancor oggi in grado di svolgere la loro funzione se un proiettile non avesse attraversato una suola, colpendo il piede dell’uomo.


Il marmo in cui è scolpita la statua, com’è ovvio, resta indifferente, ma la memoria di chi guarda (o, se più giovane, l’immaginazione) può dire molto.
Come dice molto la fotografia di pagina 45, in cui una mano armata sovrasta un foro di proiettile che irradia attorno a sé sottili venature.


Venendo ai versi di Roberto, si nota un’intensa e precisa partecipazione, davvero adatta a fare da contrappunto alle fotografie.
Anche gli aspetti, per così dire, esistenziali vengono riportati sulla pagina in maniera sobria e composta.
Si legge, a pagina 16, a proposito di due personaggi di cui almeno uno si trova in fin di vita:
“Dei loro occhi immagino il colore
quel brillio insistente che fa di ogni uomo
un uomo”.


Non mancano, poi, sequenze poetiche in cui le figure scolpite sono considerate quasi vive.
Si legge a pagina 18:
“Ignudo difende la sua terra
fiancheggiato dal soldato di pietra
che nel tempo sospeso del bassorilievo
non si accorge di avere un buco nel torace
la gola squarciata e il naso sanguinante
a causa di un’altra guerra”.


L’intento di quel militare sembra essere quello di correre inutilmente
“a difesa della madre e della sposa  –
mai raggiungendole”.
La serenità, tuttavia, non è del tutto estranea a questa silloge: è presente nel tranquillo incedere di due giovani, ritratti a pagina 29, che, data l’età, non parteciparono ai drammatici avvenimenti delle due guerre mondiali.


La loro condizione è delineata, con concisa efficacia poetica, nel verso
“è bello non avere coscienza del male”.
L’altrui racconto, dunque, per quanto vivido, non può farsi coscienza di (tragici) avvenimenti anteriori alla propria nascita?
Sì e no: se il coinvolgimento reale lascia tracce (o meglio, in questo caso, “cicatrici”) tali da non poter essere condivise dagli assenti, è altrettanto certo che l’altrui memoria, divenuta narrazione, è, in ogni modo, non trascurabile.
Siamo anche ciò che altri sono stati: l’esserci presenta diverse fisionomie ma non rigidi confini e la totalità non viene meno anche quando ci soffermiamo su un suo specifico tratto.
Di più, si potrebbe affermare che esaminiamo quasi esclusivamente singoli aspetti e che proprio il nostro interesse limitato illumina, come per opposizione, un vasto territorio che, nel tutto comprendere, consente di aprirsi verso dimensioni più ampie del vivere.
Come insegnano Roberto e Paolo.


giovedì 28 agosto 2014

"Marmo in Guerra" libro fotografico e poesia di Paolo e Roberto Maggiani - il 29/08/2014

"Marmo in Guerra" libro fotografico e poesia di Paolo e Roberto Maggiani - il 29/08/ 2014 1
Presentazione del libro e lettura delle poesie Invito a SERAVEZZA (LU) VENERDI 29 AGOSTO ore 21.30 in piazza Carducci, proprio sotto la statua del
MARMO IN GUERRA-2014 locandina1024a
Logo Seravezza

Presentazione del libro e lettura delle poesie


Invito a SERAVEZZA (LU)

VENERDI 29 AGOSTO ore 21.30

in piazza Carducci,

proprio sotto la statua dell'Apuano

seravezziana2014
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In concomitanza della serata di chiusura della:

Seravezziana 2014

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“Marmo in Guerra”

fotografie di Paolo Maggiani

liriche di Roberto Maggiani

Fotografie realizzate sulla Linea Gotica alla ricerca delle tracce dell’ultima guerra mondiale.
Poesie scritte guardando attentamente, per due giorni di fila, le fotografie, cogliendo in esse un messaggio al contempo ordinario, per quanto riguarda i soggetti, e straordinario, per quanto riguarda la bellezza delle inquadrature e dei dettagli.
Cannoneggiamenti, bombardamenti, mitragliamenti, scontri i cui colpi di schegge e proiettili hanno lasciato la loro impronta su monumenti di commemorazione ai caduti nella prima grande guerra, ma anche su fontane e pievi in marmo. Ferite impresse che sono ancora oggi visibili sulle superfici di un marmo che si è trovato ad essere testimone di una seconda cruenta grande guerra.
Oggi rappresentano un monito, amplificano il messaggio e sottolineano il ricordo che questi monumenti rappresentano.
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Il libro ha ottenuto il patrocinio di:

A.N.P.I.

Comitato Massa-Carrara,

Archivi della Resistenza

Circolo E. Bassignani – Fosdinovo (MS),

Comune di Carrara

Decorato di Medaglia d'Oro al Merito Civile

Comune di Pietrasanta

Città d'Arte - Città Nobile dal 1841

Comune di Seravezza

Terra Medicea – Città del Marmo
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