C. Dickens nel suo passaggio per
Carrara durante il suo
Gran Tour presumibilmente pensiamo che abbia raggiunto queste
cave di marmo appena sopra il
paese di Torano:
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foto di Paolo Maggiani _MAG1244 |
Le miniere, o “cave”, come le chiamano laggiù, sono costituite da una serie di aperture, nella parte alta della colline, da ambo i lati di questi valichi, dove fan brillare mine e scavano in cerca del marmo: cosa che può riuscire bene come riuscire male, può fare rapidamente la fortuna di un uomo oppure rovinarlo per l’enorme costo di scavare qualcosa che non vale niente. Alcune di queste cave furono aperte dagli antichi romani e sono tuttora nello stato in cui esse le lasciarono. Molte altre sono in attività attualmente: altre saranno aperte domani, la settimana ventura, il mese prossimo. Altre non sono ancora acquisite, non ci si è pensato; e, dappertutto il marmo, sufficiente per più secoli di quanti ne siano passati da quando si fa ricorso a questo posto, se ne sta nascosto, aspettando pazientemente la sua ora di essere scoperto.
(tratto da: Charles Dickens, Impressioni italiane – 1844-1845 ; traduzione, introduzione e note : Claudio M. Messina. Roma : Biblioteca del vascello, 1989. pp. 115-8)
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foto di Paolo Maggiani _MAG1285 |
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